I really like planning. Of course, I also like to throw myself into adventure without knowing exactly what I’m going to do or why or where. But I’m also fifty years old. And with age you appreciate deep meditation on details, daydreaming and transcribing those dreams into achievable plans. After having had so many experiences in life, it comes naturally to sit down and plan. Especially if I’m planning for something I care a lot about. For example, my experience with creative writing. I started without having a specific goal. Everything was very nebulous. I did it just to try. I didn’t have great expectations. But as I went along, as I experimented, I felt a fresh, light enthusiasm growing inside me, I loved discovering something more every day through writing. And I loved communicating it to other people. Especially to those who wanted to start a journey of exploration through writing. This is what I like so much. This passing on. This sharing. Therefore, through that experience, I understood what I would have liked to focus on more. So I started to feel the need to wander less and be more focused and specific. And in fact right now I am in the planning phase. And I am in no rush. I sit down to write and jot down every detail. Everything I can see with my imagination. I write down every spark of desire. What I want to do. How I can develop it. And the more I write about this, the more other ideas and inspirations sprout. So it becomes much more complex than I thought. And it is a discovery at every moment. And that is exactly what I like about this project, and that is exactly what I do not want to lose. I like planning and I want to calmly enjoy this phase. Also because I am convinced that, if I do not rush into a hasty run, the project I will give life to will be much, much more exciting, creative and fulfilling. For this reason, I am now closing this piece and going back to my planning.
A me piace molto pianificare. Certo, mi piace anche lanciarmi all’avventura senza sapere bene cosa sto per fare e perché e per dove. Però ho anche cinquant’anni. E con l’età si apprezza la meditazione profonda sui dettagli, il sognare ad occhi aperti e trascrivere quei sogni in piani realizzabili. Dopo aver avuto tante esperienze nella vita, viene naturale sedersi a pianificare. Soprattutto se pianifico per qualcosa a cui tengo tanto. Ad esempio, questa mia esperienza con la scrittura creativa. Ho iniziato senza avere uno scopo preciso. Tutto era molto nebuloso. L’ho fatto quasi per provare. Non avevo grandi aspettative. Ma man mano che sono andata avanti, man mano che sperimentavo, ho sentito crescermi dentro un entusiasmo fresco, leggero, mi piaceva scoprire ogni giorno qualcosa di più attraverso la scrittura. E mi piaceva comunicarlo alle altre persone. Soprattutto a chi voleva iniziare un percorso di esplorazione attraverso la scrittura. Ecco questo mi piace tantissimo. Questo tramandare. Questo condividere. Perciò, attraverso quell’esperienza, ho compreso su cosa mi sarebbe piaciuto focalizzarmi di più. Quindi ho cominciato a sentire l’esigenza di vagare di meno e di essere più concentrata e specifica. E infatti proprio in questo momento mi trovo nella fase della pianificazione. E non ho nessuna fretta. Mi siedo a scrivere e butto giù ogni dettaglio. Ogni cosa che riesco a vedere con la mia immaginazione. Trascrivo ogni scintilla di desiderio. Cosa voglio fare. Come posso svilupparlo. E più scrivo di questo, più altre idee e ispirazioni germogliano. Quindi la cosa diventa molto più complessa di quella che pensavo. Ed è una scoperta ad ogni momento. Ed è proprio questo che mi piace di questo progetto, ed è proprio questo che non voglio perdermi. Pianificare mi piace e mi voglio godere con calma questa fase. Anche perché sono convinta che, se non mi scapicollo in una fretta raffazzonata, il progetto a cui darò la vita sarà molto ma molto più entusiasmante, creativo e appagante. Per questo, ora chiudo questo pezzo e torno alla mia pianificazione.