When I started this writing project, the I Just Wanna Write challenge, I was full of enthusiasm. I knew it was a good idea, that I would have liked to go on this adventure and that along the way I would have learned an infinite number of things. About writing, about me, about the people who are also passionate about these things like me and who come to me for advice. Brilliant ideas descended into my mental atmosphere one after the other. For me it is often like this. I am not the Genius, far from it. It is that Something that goes beyond my imagination that produces them for me and makes them fall into my mind! and I receive them without the slightest effort. This is very beautiful, but it is also my biggest problem. Because as I receive ideas, they multiply, they become too much to manage. But I welcome them all. I have not learned to select them. I feel like I am doing them an injustice. Or rather, doing it to the Universal Genius who sends them to me. And then I embark on impossible missions, wanting to accomplish an infinite amount of things and all at the same time. Then the difficulties of life come along, which have a lot of fun with me. They appear like that, from one moment to the next, right at the best moment. And they are never alone. They like to come visit me in groups. Really nice. And here I am forced to put a stop to all my work because more and more often my difficulties materialize on the health front. And when it comes to health, I have no qualms about putting everything aside to solve that first. And then I am never in balance: either too much work or too many problems to solve! And so I move forward in fits and starts, even if I never give up. And when I go back to work, the commitments, the dreams to realize, which were already many and multifaceted, have piled up and now have become an exaggerated mountain of tasks. But not only that, they are a lot of practices to resume. Because my tasks are creative, and creativity is a flow that, if it stops, when it starts up again It need some time to be revitalized. A bit like stopping going to the gym and only starting again several months later. The muscles are weak. Starting to train again from scratch is tiring and produces lactic acid again, and again the body is sore and you want to go slowly because you don’t want to suffer the pains of hell etc. etc.. well, these two cards come out today for me to suggest this: stop, take a break to think. Put down those sticks, so much bigger and heavier than you, and try to understand which are the ones you have to take to the destination immediately and which ones can also wait a bit. After all, the village (the goal) is close by. If you are not in too much of a hurry to get there, you can organize your trip differently. And so let’s see which sticks I’m carrying and which I can leave behind, at least for the present moment:
1) writing on the blog: I absolutely have to continue with this. I stopped for too many months due to various physical problems. I’m behind and I need to feed it more, because it is essentially my daily writing gym and also my business card. So, I can’t leave this stick on the ground.
2) The Vlog can wait instead. When I started this adventure, in January 2024, I wanted to blog and vlog simultaneously. What’s more, I had set myself the goal of recording a vlog a day, Sunday included. Because I wanted to do the challenge “write my short stories within a year” and record everything. A beautiful, brilliant idea. But unfeasible. Especially because I’m not a native English speaker and I had to shoot each video at least 3 times due to too many mistakes and too many hesitations. And then, of course, if you have accidents along the way, the vlog effectively stops. So I have to find a reformulation that is more suited to my needs.
3) my mother’s situation is another stress unrelated to work. She lives in Rome, she will be 89 years old in February 2025 and her health is not excellent. I am worried that I will have to join her sooner or later, having to leave Auroville for an indefinite period of time (which scares me considering how things are going down here). I hear from her every day and this is also a source of stress, because my mother and I are very different and, how can I say… well, we are not on good terms. Let’s say that I force myself to hear from her out of a sense of responsibility towards her. Everyone has their own story.
4) The readings of La Vita Divina and Auroville nella parole della Madre cannot be put on stop
5) there are other stresses that do not depend on me, and therefore I can’t do anything about it. Just wait and see.
So, it sounds like the only wand that can wait a bit is the vlog.. this is still a lot of weight on my shoulders..
Quando ho iniziato questo progetto di scrittura, la challenge di I Just Wanna Write, ero piena di entusiamo. Sapevo che era una buona idea, che mi sarebbe piaciuto percorrere quest’avvenìtura e che lungo il percorso avrei imparato un’infinità di cose. Sulla scrittura, su di me, sulle persone che sono anche appassionate di queste cose come me e che mi vengono a chiedre consiglio. Idee geniale scendevano nella mia atmosfera mentale una dopo l’altra. Per me è spesso così. Non sono io il Genio, ci mancherebbe. E’ quel Qualcosa che va oltre la mia immaginazione che le produce per me e le fa cadere nella mia atmosfera mentale! e io le recepisco senza il minimo sforzo. Questo è molto bello, am è anche il mio guaio maggiore. Perché man mano che ricevo idee, queste si moltiplicano, diventano troppe da gestire. Ma io le accolgo tutte. Non ho imparato a selezionarle. Mi sembra di far loro un torto. O meglio, di farlo al Genio Universale che me le manda. E allora mi imbarco in missioni impossibili, volendo realizzaqre una quantità infinita di cose e tutte nello stesso tempo. Poi ci si mettono anche le difficoltà della vita, che con me si divertono un sacco. Appaiono così, da un momento all’altro, proprio nel più bello. E non sono mai sole. A loro piace venirmi a fare visita in gruppo. Proprio simpatiche. Ed eccomi costretta a frenare tutto il lavoro perché sempre più spesso le mie difficoltà si materializzano siul fronte della salute. E quando si tratta della salute, non mi faccio scupoli a mettere tutto da parte per risolvere prima quella. Ed ecco però che non sono mai in equilibrio: o troppo lavoro o troppe grane da risolvere! E così avanzo a singhiozzi, anche se non mollo mai. E quando ritorno a lavorare, le impegni, i sogni da realizzare, che erano già tanti e multiformi, si sono accumulati e ora sono diventati una montagna esagerata di incombenze ma non solo, di pratiche da riprendere. Perché le mie incombenze sono di genere creativo, e la creatività è un flusso che, se si ferma, quando si rimette in moto ho bisogno di un pò di tempo per essere rivitalizzata. Un pò come smettere di andare in palestra e riprendere solo parecchi mesi dopo. I muscoli sono deboli, riprendere ad allenarsi da zero fè faticoso e produce di nuovo l’acido lattico, e di nuovo il corpo è indolenzito e tu ci vuoi andare piano perché non vuoi soffrire le pene dell’inferno eccetera eccetera.. ecco, queste due carte escono oggi per me per suggerirmi questo: fermati, prenditi una pausa di riflessione. Metti a terra quei bastoni, tanto più grandi e pesanti di te, e cerca di capire quali sono quelli che devi portare subito a destinazione equelli che possono anche aspettare un pò. In fondo, il villaggio (l’obiettivo) è vicino. Se non hai un’eccessiva fretta d’arrivarci, puoi organizzarti il viaggio diversamente. E così vediamo quali bastoni sto trasportando e quali posso lasciarmi indietro, almeno per il momento presente:
1) la scrittura sul blog: questa la devo assolutamente portare avanti. Mi sono fermata per troppi mesi a causa di svariati problemi fisici. Sono indietro e ho bisogno di nutrirlo di più, perché è sostanzialmente la mia palestra di scrittura quotidiana e anche il mio biglietto da visita. Queindi, questo bastone non posso lasciarlo a terra.
2) Il Vlog può aspettare invece. Quando ho iniziato questa avventura, a gennaio 2024, volevo portare avanti blog e vlog simultaneamente. Per di più mi ero imposta la registrazione di un vlog al giorno, domenica inclusa. Perché volevo fare la challenge “scrivere i miei racconti brevi entro un anno” e registrare il tutto. Idea bellissima, geniale. Ma infattibile. Soprattutto perché non sono madre lingua inglese e ogni video dovevo girarlo almeno 3 volte per i troppi errori e le troppe esitazioni. E poi, appunto, se ti capitano incidenti di percorso il vlog si ferma di fatto. Quindi devo trovare una riforlìmulazione che sia più confacente alle mie necessità.
3) uno stress estraneo al lavoro non da poco è invece la situazione di mia madre. Lei vive a Roma, ha 89 anni a Febraio 2025 e la salute non è eccellente. Sono preoccupata che dovrò raggiungerla prima o poi, dovendo lasciare Auroville per un tempo indeterminato (il che mi mette paura visto come si stanno mettendo le cose quaggiù). La sento ogni giorno e anche questo è fonte di stress, perché io e mia madre siamo molto diverse e, come dire.. bè non siamo in buoni rapporti.Diiamo che mi sforzo a sentirla per senso di responabilità nei suoi confronti. Ognuno ha la sua storia.
4) le letture La Vita Divina e Auroville nelle parole della Madre non possono essere messe in pausa.
5) ci sono altri stress che non dipendono da me, e quindi non posso farci nulla. Solo aspettare e vedere.
Allora.. sembra proprio che l’unico bastone che posso lasciare a terra per un pò sia il vlog.. ho ancora un sacco di bastoni pesanti da trasportare fino alla fine.. ma dovrei quasi esserci…