Biden has authorized Zelensky to use US weapons on Russian soil (narrowing the scope of action to Kursk and military targets).
Many have wondered what the meaning of giving such an authorization is today, when Biden is in the last two months of his presidency and just when Trump is about to take over, who says he will make peace between Russia and Ukraine on his first day in office?
My first thought was that Biden is foisting on Trump the same dish that Trump foisted on him with the management of the withdrawal of US troops from Afghanistan. It was the Tycoon who decided this, but the one who had to handle the hot potato, and in the hasty if not daring way that we have all seen, was Biden. Will he be creating for his opponent the same difficulty that he had to face? This would create for him the aura of a person who talks too much about peace but is incapable of guaranteeing it in extreme circumstances.
Another opinion, which I instinctively disagree with, is that Biden is an old politician and so worn out that he no longer knows what he is doing, and so he makes a mess. I don’t have this opinion of Biden, and even if he were, he would certainly be surrounded by people who are “advising” and directing him. I consider it an arrogant and shallow view.
Then there are those who say that he didn’t make this decision suddenly. That in reality it is something that has been prepared for a long time. That this period after the US elections is being chosen precisely to give Ukraine the opportunity to maintain a strong position in order to then sit at the Peace table with more mediation power. Now, this view interests me more.
Then I heard a fourth opinion, which convinces me very much. And that is that during the meeting between Biden and Trump, which took place a few days after the elections, they agreed on a common action: to bring Ukraine, as was said before, to the mediation table with stronger and more covered backs. Something that interests both Democrats and Republicans. A solution of continuity between the two presidencies, in short. Many things are said during the election campaign, all of them rather false. Trump is not famous for being someone who keeps his word. And his electorate is not famous for being careful and meticulous about his broken promises. Trump wants peace, but like Biden he has an interest in Ukraine not becoming a ghost of itself. Meanwhile, Putin signs a new nuclear doctrine. The latter is also sadly famous for his repeated threats to the West that never came true and for bringing up potential nuclear disasters every two days. But many of the red lines he has drawn have been largely exceeded without any consequences. Russia’s image in the world has substantially changed. The second largest army in the world has not been able to get the better of the 25th largest army in the world (the Ukrainian one) and for a good two and a half years. But here Pluto is involved, which as it transits our skies, mines them with explosive dangers, including nuclear. It’s a case of saying, as we do in Italy: he who lives will see!
Biden ha autorizzato Zelensky ad usare armi statunitensi in territorio russo (restringendo il perimetro d’azione a Kursk e agli obiettivi militari).
In molti si sono chiesti che significato abbia dare un’autorizzazione del genere proprio oggi, quando Biden è agli ultimi due mesi della sua presidenza e proprio quando gli sta per subentrare Trump, che dice che farà fare la pace tra Russia ed Ucraina il primo giorno del suo insediamneto?
Il mio primo pensiero è stato che Biden stia rifilando a Trump lo stesso piatto che quest’ultimo ha rifilato a lui con la gestione del ritiro delle truppe US dall’Afghanistan. A deciderlo è stato il Tycon, ma a dover gestire la patata bollente, e nel modo precipotoso quando non roccambolesco che abbiamo visto tutti, è stato Biden. Starà creando per il suo avversario la stessa difficoltà che ha dopvuto affrontare lui? Questo gli creerebbe l’aurea della persona che straparla di pace ma che è incapace a garantirla in circostanze estreme.
Un’latra opinione, che a istinto non condivido, è che Biden è un politico vecchiotto e talmente bollito da non sapere più cosa stia facendo, e allora combina pasticci. Non ho questa opinione di Biden, e anche se lo fosse, sarebbe sicuramente circondato da persone che lo stanno “consigliando” e dirigendo. La considero una visione arrogante e di poco spessore.
Poi c’è chi dice che non abbia preso questa decisione all’improvviso. Che in realtà è una cosa preparata da tempo. Che si sceglie proprio questo periodo postumo alle elezioni USA per dare all’Ucraina la possibilità di mantenersi in una posizione forte per poter poi sedersi al tavolo della Pace con più potere di mediazione. Ecco, questa visione mi interessa di più.
Poi ho ascoltato una quarta opinione, che mi convince moltissimo. E cioè che durante l’incontro tra Biden e Trump, avvenuto pochi giorni dopo le elezioni, ci si sia accordati su un’azione comune: portare l’Ucraina, come si diceva prima, al tavolo della mediazione con le spalle più forti e coperte. Cosa che interessa sia ai Democratici che ai Repubblicani. Una soluzione di continuità tra le due presidenze insomma. In campagna elettorale si dicono tante cose, tutte piuttosto false. Anche Trump non è famoso pern essere uno che mantiene quel che dice. E il suo elettorato non è famoso per essere attento e puntiglioso sulle sue promesse mancate. Trump vuole la pace, ma al pari di Biden ha interesse a che l’Ucraina non diventi lo spettro di sè stessa.
Intanto Putin firma una nuova dottrina nucleare. Anche quest’ultimo è tristememente famoso per le sue reiterate minacce mai realizzate all’Occidente e per tirare in ballo potenziali disastri nucleari ogni due giorni. Ma tantissime delle linee rosse che ha tracciato sono state abbondantemente superate senza alcuna conseguenza. L’immagine della Russia nel mondo è sostanzialmente cambiata. Il secondo esercito del mondo non riesce ad avere ragione del 25° esercito del mondo (quello Ucraino) e da ben due anni e mezzo.
Però qui c’è di mezzo Plutone, che mentre transita nei nostri cieli li mina di pericoli esplosivi, nucleare compreso.
E’ il caso di dire, come facciamo noi in Italia: chi vivrà, vedrà!