First of all, I am not a professional writer. Nor do I want to pass myself off as one. I am just a person who, for over 40 years, has benefited greatly from the act of writing. Who has experimented with writing for quite a while. Who believes that in the New Era, in the New World that we are going to create while everything else is dying (even if apparently it does not seem to want to let go yet) everyone can finally claim the right to the Creativity that is within them. Whether they have the innate talent of the artist or not.
Our consciences are transforming. The eggshell that enclosed them is starting to crack. In the chaos of a planet that seems to be sinking deeper into darkness every day, new possibilities, a new feeling and a new need for lightness are starting to manifest themselves in many of us. And we are increasingly numerous. I find myself receiving more and more requests for sessions to unlock creativity – I like to call them “creative writing playgrounds” – from young and old from all over the globe who leave their studies or work to go in search of a more authentic and meaningful life. And they land here, in Auroville, often a destination of passage for Souls in search of their Truth. They are looking for an existence no longer burdened by social and cultural norms that restrict them in narrow and suffocating cages. They seek their authenticity. They want to live it fully and make it the basis on which to base their future projects. This, we all remember, is a mass phenomenon that already happened in the last century. It was the ’60s. Today history repeats itself but in a global way. This type of need is starting to be felt by young people from all over the world. India, Iran, South Korea… And this is the news. Even in a historical context like the current one in which everything would suggest a tragic Era, the seeds of a New World are sprouting widely and will one day take the place of this tired, old, dull, cruel world so proud of its state of Ignorance.
The role of creativity in this whole process is of primary importance. Because the number of people who feel they have the right to claim it for themselves and to be able to live under its wing is growing exponentially. Not all of us are born talented artists. But we are all creative. The gift of creativity belongs to each of us. No one excluded. It is time to open ourselves to that gift, to claim it, to integrate it into our daily lives.
Creative writing as I understand it is one of the different ways to claim it and enjoy it. Writing is a tool available to everyone and is the easiest means to use to express the imaginary world that dwells within us. It is also the most immediate creative means that allows us to help ourselves explore it. Much easier and more direct than, for example, the art of acting or playing an instrument. Because while the latter requires knowledge and practice of techniques that demand a certain period of study, this is not the case with creative writing. At least, for the kind of creative writing as I understand it. For this type of writing, all you need is a notebook, a pen and a little time available. Even 20 minutes a day is fine. Sometimes even less – for example, when I don’t have time, I limit myself to writing only the word of the day on my blog. And it can happen anywhere. In the comfort of your bedroom, on the train or waiting for the bus, on a messy coffee table, on a bench in front of a sunset, in the chaos of a fish market…
In my vision and practice, creative writing is not the study of how to write a successful novel, which narrative structures to use, which dialogue techniques, etc. No, for me creative writing is the free exploration of our innate creative potential and giving these potentials all our trust in letting them express themselves freely and without judgment. We can all write creatively. We all have stories to tell within us. And we all know how to do it. We are just not aware of all this. We must be able to rummage inside ourselves like in a drawer where precious jewels are found among so many other trinkets and from there extract our innate creative knowledge. It is everyone’s right. And it is everyone’s ability. Everyone’s. Yours too.
Prima di tutto, io non sono una scrittrice professionista. Né voglio farmi passare per tale. Sono solo una persona che, da oltre 40 anni, trae grande giovamento dall’atto dello scrivere. Che ha sperimentato la scrittura per un bel po’. Che crede che nella Nuova Era, nel Nuovo Mondo che stiamo andando a creare mentre tutto il resto muore (anche se apparentemente non sembri ancora voler mollare la presa) ognuno può finalmente reclamare il diritto alla Creatività che ha dentro di sé. Che abbia il talento innato dell’artista o meno.
Le nostre coscienze si stanno trasformando. Il guscio d’uovo che le racchiudeva sta cominciando a creparsi. Nel caos di un pianeta che sembra ogni giorno di più sprofondare nell’oscurità, nuove possibilità, un nuovo sentire e una nuova esigenza di leggerezza stanno cominciando a manifestarsi in molti di noi. E siamo sempre più numerosi. Mi capita sempre più spesso di avere richieste di sessioni per sbloccare la creatività -a me piace chiamarle “creative writing playgrounds”- da giovani e meno giovani da ogni parte del globo che lasciano gli studi o il lavoro per andare alla ricerca di una vita più autentica e leggera. Ma non per questo superficiale. E approdano qua, ad Auroville, spesso meta di passaggio per Anime in cerca della propria Verità. Sono alla ricerca di un’esistenza non più aggravata da norme sociali e culturali che li restringono in gabbie anguste e soffocanti. Cercano la loro autenticità. Vogliono viverla a fondo e farne la base su cui poggiare i loro progetti futuri. Questo, ce lo ricordiamo tutti, è un fenomeno di massa già accaduto nel secolo scorso. Erano gli anni ’60. Oggi la storia si ripete ma in modo globale. Questo tipo di esigenze cominciano ad essere sentite dai giovani di ogni parte del mondo. India, Iran, Sud Corea..E questa è la novità. Seppure in un contesto storico come quello attuale in cui il tutto farebbe presupporre una tragica Era, i semi di un Nuovo Mondo stanno germogliando diffusamente e prenderanno un giorno il posto di questo stanco, vecchio, opaco mondo crudele tanto fiero del proprio stato d’Ignoranza.
Il ruolo della creatività in tutto questo processo ha una primaria importanza. Perché cresce esponenzialmente il numero di persone che sentono di avere il diritto di reclamarla a sé e per poter vivere sotto la sua ala. Non tutti nasciamo artisti di talento. Ma tutti siamo creativi. Il dono della creatività appartiene a ciascuno di noi. Nessuno escluso. E’ ora di aprirci a quel dono, di reclamarlo, di integrarlo nelle nostre quotidianità.
La scrittura creativa come la intendo io è uno dei diversi modi per reclamarla e di goderne. La scrittura è uno strumento disponibile a tutti ed è il mezzo più facile da usare per esprimere il mondo immaginario che ci dimora dentro. È anche il mezzo creativo più immediato che ci permette di aiutarci ad esplorarlo. Molto più facile e diretto che, per esempio, l’arte della recitazione o quella di suonare uno strumento. Poiché mentre per questi ultimi è necessaria la conoscenza e la pratica di tecniche che necessitano di un certo periodo di studio, questo non è però il caso della scrittura creativa. Almeno, per quel tipo di scrittura creativa come la intendo io. Per questo tipo di scrittura sono solo necessari un quaderno, una penna ed un pò di tempo a disposizione. Anche 20 minuti al giorno vanno bene. Talvolta anche di meno -io per esempio quando non ho tempo, mi limito a scrivere solo la parola del giorno sul mio blog-.E può avvenire ovunque. Nella comodità della tua camera da letto, in treno o aspettando il bus, sul tavolino disordinato di un caffè, su una panchina di fronte a un tramonto, nel caos di un mercato del pesce..
Nella mia visione e pratica, la scrittura creativa non è lo studio di come scrivere il romanzo di successo, che strutture narrativa usare, quali tecniche di dialogo eccetera… No, per me la scrittura creativa è la libera esplorazione delle nostre potenzialità creative innate e l’accordare a queste potenzialità tutta la nostra fiducia nel farle esprimere liberamente e senza giudizio. Tutti possiamo scrivere creativamente. Tutti abbiamo delle storie da raccontare dentro di noi. E tutti sappiamo come farlo. È solo che non ne siamo coscienti. Dobbiamo poter rovistare dentro di noi come in un cassetto in cui si trovano gioielli preziosi in mezzo a tante altre chincaglierie ed estrarne la nostra conoscenza creativa innata. È un diritto di tutti. Ed è una facoltà di tutti. Di tutti. Anche tua.