he Diving In writing exercise is done by first choosing a word that has multiple meanings. Then you write following the flow of thought associations that the word generates. I chose the word Belief, which in English can mean either Sideboard or Belief. This is the result of ten minutes of free writing.
The word sideboard reminds me of something old, I don’t know why but Grandma Francesca’s house and that one that smell of Camphor, which I like so much now though. It reminds me of old porcelain cups that seemed cheap then, kind of old. Things that I didn’t like. Like little porcelain dolls and with those little dresses that smelled like camphor too. Now I’m hungry, I can’t get enough of the breakfast I make. I want to go out and get something, but I’ll do it later because I have to meet Rupal for lunch so now I have to be patient and eat the fruit I have down in the kitchen. I hear persistent sneezing in the distance. A lot of people have been getting sick here and the new COVID. But very few of us are tested to find out. Mostly people cough, they are sick, they don’t take care of themselves or others, they keep riding their motorcycles and going into bars and stores coughing and not giving a damn about their neighbours and themselves. With their sore throats and for some the difficulty in breathing. Especially when they lay in bed. Because, they say, COVID is just flu anyway and has always existed. Power of beliefs. People believe that something doesn’t really exist, like a collective danger, in order to continue living in unbridled selfishness. Freedom to do what one wants. There is a great misunderstanding of the word freedom. That it actually requires a great sense of responsibility and respect for others. But no, freedom here is to do whatever the hell you want, and screw others. I am not like that. When I was diagnosed with COVID, I was very careful of others, perhaps with an excess of care. But it seems absurd to me to go around infecting and hurting others.
La parola credenza mi ricorda qualcosa di vecchio, non so perché ma la casa di nonna Francesca e quello quell’odore di Canfora, che ora però mi piace tanto. Mi ricorda vecchie tazze di porcellana che allora mi sembravano cheap, un po’ vecchie. Cose che non mi piacevano. Come le bamboline di porcellana e con quei vestitini che puzzavano anche loro di canfora. Ora ho fame, non mi basta la colazione che faccio. Vorrei uscire a prendere qualcosa, ma lo farò più tardi perché devo incontrare Rupal per pranzo quindi ora devo essere paziente e mangiarmi la frutta che ho giù in cucina. Sento starnuti persistenti in lontananza. Qui un sacco di gente si è ammalata e il nuovo COVID. Ma siamo in pochi a fare il test per scoprirlo. Perlopiù la gente tossisce, sta male, non si prende cura né di segni degli altri, continuano ad andarsene in moto e a entrare nei bar e nei negozi tossendo e fregandosene del prossimo e di sé stessi. Con le loro gole doloranti e per alcuni la difficoltà a respirare. Soprattutto quando si mettono stesi a letto. Perché, dicono, tanto il COVID è solo influenza ed è sempre esistita. Potere delle credenze. Si crede che qualcosa non esista veramente, come un pericolo collettivo, pur di continuare a vivere nell’egoismo più sfrenato. La libertà di fare quel che si vuole. C’è un grande fraintendimento della parola libertà. Che in realtà richiede un grande senso di responsabilità e di rispetto per gli altri. Ma no, qui la libertà è di fare il cavolo che si vuole, e si fottono gli altri. Io non sono così. Quando mi hanno diagnosticato il COVID sono stata molto attenta al prossimo, forse con un eccesso di attenzione. Ma mi pare assurdo andarmene in giro ad infettare e fare male agli altri.