Similar natures

An old lady once told me:

There are spirits who feel they have something in common with us and try to help us. Maybe they are essences that are dedicated, I don’t know, to a particular task that they have chosen. And that for example take care of, I don’t know, the good of the Earth. Or they take care of the health of men. Or they take care of awareness. Or scientific research etc. etc. … and then they feel a person is similar to them and therefore try to help her. And why do they often fail? Because we are mental. Because our mind lines our ability to feel. And if we cannot see the world as it is, we cannot even feel these entities. Whatever they are. Because the mind closes us. The mind does not let us see anything. It does not let us see animated nature. It does not let us feel presences.

Some time ago I had a stroke. And while they were operating on me, I saw female spirits with my mind’s eyes. They had clothes that were barely visible, but I remember that they were colorful and bright. I remember them as they fluttered around. Some rather cheerful entities because they were smiling, and they looked at me and said: we are helping you. And in fact they helped me. Because I had a prodigious recovery. At eighty years old, I recovered after half an hour. A miracle for everyone.

When they told me: “Madam, you have a stroke, we must operate on you,” I was calm. Serene. And I said to myself “well, if I have to die, I die.” And then I decided that if there was one thing I could do, it was to follow the operation. And so I did. I followed the operation and I saw the little lights moving in my synapses. Then, a long time later, they reappeared in my mind and said: “they are trying to hit you but don’t worry, we are here to defend you.” And then in the end they told me: the attack of the Negative Astral is over. Those entities came to me because I was calm. they helped me. And they were able to help me because I was calm and therefore open to them. I didn’t have to pray to them. I didn’t have to kneel before them. They were good entities.

To have the benevolence of the spirits that are kindred to you, you don’t have to pray. Try to calm your mind. If you’re always thinking, they have a hard time reaching you because it’s as if we built a tower around us. They can’t reach you. I will always remember a woman I met on the street, when I was young and anxious (anxious because when I was young I lived in a terrible family) and she suddenly said to me “Madam, if you are anxious, if you have anguish, the positive entities can’t reach you”. It was a message from the unconscious which was then the message of the Universe. The Universe close to me, obviously. They wanted to make me understand “look, we can’t reach you because you are anxious, you are always afraid, you always see enemies”. This gave me the push to stop nourishing a troubled mind.

 

 

Una vecchia signora una volta mi disse: 

Ci sono degli spiriti che sentono di avere qualcosa in comune con noi e cercano di aiutarci. Magari sono delle essenze che sono dedicate, non so, a un compito particolare che hanno scelto. E che per esempio si occupano, non so, del bene della terra. Oppure si occupano della salute degli uomini. Oppure si occupano della consapevolezza. Oppure della ricerca scientifica eccetera eccetera… e allora sentono una persona come simile a loro e quindi cercano di aiutarla. E perché spesso non ci riescono? Perché noi siamo mentali. Perché la nostra mente fodera la nostra possibilità di sentire. E se non riusciamo a vedere il mondo com’è, non riusciamo nemmeno a sentire questa entità. Qualunque esse siano. Perché la mente ci chiude. La mente non ci fa vedere niente. Non ci fa vedere la natura animata. Non ci fa sentire le presenze.

Tempo fa ho avuto un ictus cerebrale. E mentre mi operavano, vedevo con gli occhi della mente degli spiriti femminili. Avevano dei vestiti che si vedevano appena, ma ricordo che erano stoffe colorate e vivaci. Le ricordo come svolazzavano  fra loro. Delle entità piuttosto allegre perché sorridevano, e mi hanno guardata e mi hanno detto: ti stiamo aiutando. E in effetti poi mi hanno aiutata. Perché ebbi una ripresa prodigiosa. A ottant’anni, mi ripresi dopo mezz’ora. Un miracolo per tutti.

Quando mi dissero: “Signora lei ha un ictus, la dobbiamo operare“, io ero tranquilla. Serena. E mi dicevo “vabbè, se devo morire, muoio“. E anzi poi ho deciso che se c’era una cosa che potevo fare, era quella di seguire l’operazione. E così ho fatto. Ho seguito l’operazione e ho visto le lucine che si muovevano nelle mie sinapsi. Poi, molto tempo dopo, mi sono riapparse nella mente e mi hanno detto: “stanno cercando di colpirti ma non ti preoccupare, ci siamo noi a difenderti“. E poi alla fine mi hanno detto: l’attacco dell’astrale Negativo è finito. Quelle entità sono arrivate a me perché ero serena. mi hanno aiutata.  E mi hanno potuta aiutare perché ero serena e quindi aperta a loro. Non ho dovuto pregarle. Non mi sono dovuta inginocchiare davanti a loro. Erano brave entità.

Per avere la benevolenza degli spiriti che vi sono affini, non devi pregare. Cerca di tranquillizzare la mente. Se stai sempre a pensare, quelli fanno fatica ad arrivare perché è come se ci costruissimo una torre intorno. Non riescono a raggiungerti. Mi ricorderò sempre una tizia che incontrerai per strada, quando ero giovane e ansiosa (ansiosa perché da giovane ho vissuto in una famiglia terribile) e questa mi disse  improvvisamente “Signora, se lei è in ansia, se lei ha l’angoscia, le entità positive non riescono ad arrivare a lei“. Era un messaggio dall’inconscio che era poi il messaggio dell’universo. L’universo vicino a me, ovviamente. Volevano farmi capire “guarda che non ci riusciamo ad arrivare a te perché hai l’ansia, stai sempre con la paura, vedi sempre nemici“. Questo mi diede la spinta a prendermi cure della alla mia quiete mentale.

Copyright © 2024 by Francesca Emilia Papale

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Hi I am Francesca, an Italian who since 2013 has been living as a volunteer in that fantastic, complex and exciting experiment called Auroville, an international community located in Tamilnadu, in southern India. I opened this blog, to which the vlog of the same name is linked, because the time has come for me to delve into the art of writing. My dream is to be able to publish those short stories that I have been cultivating inside me for many years but have never yet dared to put on paper. Now I’m ready to give myself this chance and I’m definitely setting out on this new adventure. Would you like to take this journey with me?

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